Videosorveglianza in casa non soggetta al Codice Privacy

Il privato che installa un impianto di videosorveglianza per finalità esclusivamente personali non è soggetto alle disposizioni del codice privacy.

Purché gli impianti non riprendano anche le aree pubbliche in maniera indiscriminata.

Lo ha chiarito il Garante della privacy con il parere n. 113990 del 7 marzo 2017.

Un comune ha ricevuto un esposto da parte di un cittadino con tanto di immagini di un reato accadute sulla pubblica via.

A seguito del conseguente sopralluogo per gli accertamenti del caso la polizia municipale ha inoltrato una richiesta di chiarimenti al garante circa l’applicazione del codice privacy ed eventuali irregolarità nella gestione delle telecamere da parte del privato cittadino.

Nel richiamare il provvedimento generale dell’autorità 8 aprile 2010, in corso di aggiornamento, il garante ha innanzitutto evidenziato che «se l’installazione di sistemi di videosorveglianza viene effettuata da persone fisiche per fini esclusivamente personali, la disciplina del codice non trova applicazione qualora i dati non siano comunicati sistematicamente a terzi ovvero diffusi, risultando comunque necessaria l’adozione di cautele a tutela dei terzi».

In buona sostanza, prosegue il parere, l’uso delle telecamere di sorveglianza è possibile a protezione delle persone e delle proprietà, con o senza registrazione delle immagini, ma senza riprendere aree esterne soggette a pubblico passaggio.

O perlomeno in questo caso limitando l’angolo visuale della telecamera oppure oscurando le riprese delle zone pubbliche.

Quindi per installare sistemi di videosorveglianza privata sull’ingresso di casa, sui muri perimetrali e nelle aree private non serve alcuna autorizzazione.

E i tempi di conservazione delle immagini risultano illimitati, senza necessità di applicare cartelli informativi.

Ma se le telecamere riprendono anche aree pubbliche sarà necessario adottare particolari cautele per non incorrere in sanzioni, anche nel rispetto delle indicazioni della Corte di giustizia europea secondo cui l’uso privato di un sistema di videosorveglianza è libero.

Ma se gli impianti riprendono spazi pubblici occorrere rispettare integralmente il codice privacy.

Fonte: Italia Oggi del 28 marzo 2017