Arriva la carta d’identità biometrica

Dal Sole24ore online apprendiamo che, grazie da uno dei tanti Decreti di fine anno, a breve, arriverà la carta d’identità elettronica (Cie) un progetto che vanta più di vent’anni di gestazione e che conterrà anche le impronte digitali dell’intestatario e la preferenza personale alla donazione degli organi.

La carta sostituirà la versione cartacea e permetterà l’accesso anche a servizi online dedicati. La Cie sarà realizzato con le tecniche tipiche delle carte valori e avrà un microprocessore per la memorizzazione dei dati. Il piano per il rilascio sarà graduale e le tappe saranno fissate da una commissione ad hoc.

Ovviamente lo strumento porterà indubbi vantaggi nella gestione della propria identità personale, soprattutto nelle relazioni con i più disparati uffici statuali, ma pone anche serissimi problemi e pericoli dal punto di vista della privacy dei singoli cittadini.

Uno fra tutti è rappresentato dall’alta concentrazione di dati personali in un unico documento elettronico che espone a seri pericoli il singolo cittadino in caso di “furto d’identità”. Sappiamo per esperienza quotidiana che la sicurezza informatica dei dati limitata allo stato della tecnologia e alla disponibilità di aggiornamenti continui ai sistemi: nel caso venga cacciato il sistema di criptazione dei dati biometrici contenuti nelle Cie (cosa peraltro probabile e già capitata in altri contesti) e si registrino dei furti indebiti d’identità: chi sarà chiamato a risponderne? Come verrà tutelato in tal senso il singolo cittadino?

Quesiti aperti che pongono serie perplessità sullo strumento, proprio alla luce dei recentissimi dettati del Nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali.

Articolo tratto da ilsole24ore.com